A Firenze l’arte profuma di glicine

Riuscite ad immaginare un museo che nello stesso tempo soddisfi la vostra passione per l’arte, quella per il grande schermo e, se avete il pollice verde, anche il vostro interesse per la botanica? E che, per di più, vi regali una sensazione di brivido ed euforia come quando salite sulle montagne russe? Ho io la risposta: Palazzo Strozzi, a Firenze.

Già, perché dal 19 aprile questo splendido palazzo rinascimentale ospita The Florence Experiment, un’installazione consistente in due imponenti scivoli che mettono in comunicazione il loggiato del secondo piano del palazzo con il cortile, snodandosi vorticosamente da un’altezza di circa venti metri.
No, no, l’esperimento non consiste nel far immolare tutti i visitatori in questi tunnel metallici…! Si tratta di affidare, a coloro i quali volessero partecipare all’esperimento, una missione insolita e… anche un po’ delicata.

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La missione? Portare una piantina di fagiolo dal loggiato fino al cortile e poi, in un secondo momento, nei sotterranei del palazzo, nell’area della cosiddetta Strozzina, dove è stato allestito un vero e proprio laboratorio.
Qui un team di scienziati analizza le piantine sotto il profilo dei parametri fotosintetici e delle molecole emesse da queste durante la discesa. I risultati vengono poi confrontati con quelli di altre piantine che hanno effettuato la discesa senza accompagnamento, o che non l’hanno effettuata per niente.

Ha dell’incredibile, eppure mentre scivoliamo il nostro organismo produce composti chimici volatili che agiscono sulle piantine.

Ad ideare l’esperimento è stato Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale, disciplina che si occupa di studiare l’intelligenza delle piante e la loro capacità di interagire con l’ambiente circostante e con l’uomo, attraverso i composti chimici che sprigionano o che riescono ad assorbire. A dargli invece forma è stato Carsten Höller, noto per le sue riflessioni sul rapporto tra arte, scienza e tecnologia attraverso installazioni che provocano un forte coinvolgimento del pubblico. Prima di arrivare in Italia, i suoi scivoli avevano fatto divertire i visitatori della Tate Modern di Londra e anche dell’Aventura Mall, un grosso centro commerciale sito in un sobborgo di Miami, dando all’artista la possibilità di esplorare le potenzialità di un’opera interattiva in contesti tanto culturali quanto ludici.

Consegnata la piantina ai biologi ci si può accomodare in due mini sale cinematografiche che sono state allestite per l’occorrenza, in cui vengono proiettati spezzoni di film horror o thriller, e spezzoni di film comici. Le pareti di queste due sale sono attraversate da tubi che mettono in comunicazione la Strozzina con la facciata posteriore del Palazzo, abbellita da piante di glicine. I tubi hanno la funzione di convogliare su queste ultime l’aria respirata nelle sale, densa di composti chimici di natura differente, ognuno in grado di influenzare in maniera diversa la crescita delle piante sulla facciata. Uscita dal Palazzo non ho resistito alla tentazione di andare a verificare ciò e con stupore ho osservato che l’esperimento funziona davvero, alcune piante sono più rigogliose di altre, in particolare quelle… No, non ve lo dico, provate ad indovinare! O meglio, andate a vedere con i vostri occhi!

Palazzo strozzi facciata
La facciata posteriore di Palazzo Strozzi

The Florence experiment è davvero un’esperienza molto originale, e rappresenta un modo semplice ma efficace per coinvolgere i visitatori, divertirli e sensibilizzarli verso la ricerca scientifica, spesso ritenuta lontana anni luce da noi invece così vicina e incisiva sulla nostra vita quotidiana. È un esperimento che va nella direzione di una nuova concezione di museo, in cui gli utenti siano protagonisti attivi e non passivi e inerti visitatori.

Oltre all’esperimento di Höller e Mancuso, Palazzo Strozzi ospita delle interessanti mostre e c’è la possibilità di fare un biglietto congiunto per visitare le esposizioni e l’installazione. Perfetto connubio tra arte, scienza e divertimento! Allora che aspettate ad andare? Certamente non resterete delusi!


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L’AUTORE – STEFANIA

Insegnante e Formatrice
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